via Reginaldo Giuliani, 374 Firenze

UNA PALLOTTOLA PER ROY giovedì 23 novembre ore 21:30 – lingua originale con sottotitoli


Leandro Giribaldi presenta

IL NOIR AMERICANO

giovedì 23 novembre  ore 21:30

“UNA PALLOTTOLA PER ROY” di Raoul Walsh (1941)

Lingua originale con sottotitoli

Il rapinatore Roy “Mad Dog” Earle (Bogart) viene scarcerato dopo aver ricevuto un’improvvisa grazia. Un boss ha comprato il suo
perdono giudiziario e il vero motivo per cui è stato fatto uscire di galera è che deve organizzare una grossa rapina. Della banda
farà parte anche una ragazza (Ida Lupino).
Raoul Walsh (1887-1980), il regista di Una pallottola per Roy, era uno dei veterani di Hollywood. Aveva iniziato come aiuto di
Griffith (anche come attore: nel film “La nascita di una nazione” interpreta l’assassino di Lincoln) e da lui diceva di aver imparato tutto. Dopo una grande carriera nel cinema muto, Walsh passò al sonoro senza nessun contraccolpo. Era un regista eclettico, ma l’azione per lui era il primo comandamento del cinema: “Azione, azione azione, questo il tema dei primi film e di quelli che hanno successo oggi. Fate che lo schermo sia occupato senza sosta da avvenimenti. Cose secondo logica, in una logica successione. Questa è sempre stata la mia regola.” Una pallottola per Roy” si pone come anello di congiunzione fra i film di gangster molto in voga negli anni ’30 e il genere noir che esploderà negli anni ’40. Infatti se l’ambientazione è molto realistica – tutto il finale, e non solo, è girato in ambienti reali – i personaggi sono già da film noir. In particolare, il gangster interpretato da Bogart nel ruolo che gli farà decollare la carriera, ha tutte le
caratteristiche di un eroe noir: un duro introverso, di poche parole ma con un suo codice d’onore, un bandito implacabile con
slanci improvvisi di generosità. L’adesione psicologica di Bogart al personaggio è eccezionale, tanto che Huston, qui sceneggiatore,
gli offrirà a breve il ruolo di Sam Spade nel Mistero del falco.

L. Giribaldi


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