via Reginaldo Giuliani, 374 Firenze

BARNABO DELLE MONTAGNE sabato 8 marzo ore 18


Leandro Giribaldi presenta, per la rassegna Cinema e Letteratura

BARNABO DELLE MONTAGNE

(1994)

REGIA: Mario Brenta

SOGGETTO: dal romanzo omonimo di Dino Buzzati

SCENEGGIATURA: Angelo Pasquini, Mario Brenta

FOTOGRAFIA: Vincenzo Marano

MUSICHE: Stefano Caprioli

PRODUZIONE: Tommaso Dazzi per Nautilus Film

INTERPRETI: Marco Pauletti, Duilio Fontana, Pino Tosca

ORIGINE: Italia; DURATA: 120’

Quando il giovane Barnabo (Pauletti) si arruola fra i guardiaboschi che hanno il compito di presidiare una polveriera, è in corso una guerra fra i suoi compagni e un gruppo di bracconieri. Alcuni commilitoni sono morti in scontri a fuoco e quando toccherà a Barnabo intervenire con le armi, per codardia non riuscirà a farlo.

Il libro Barnabo delle montagne fu consigliato a Brenta da Ermanno Olmi, il quale a sua volta stava preparando un film da un romanzo di Buzzati. Brenta e i suoi sceneggiatori restano fedeli al racconto buzzatiano di vigliaccheria e riscatto, di attraversamento della linea d’ombra, pur aggiungendo dei simbolici personaggi femminili.

Film di volti e di sguardi, di rocce e di neve, di nuvole e di vento, con Barnabo delle montagne Brenta recupera l’essenza del cinema delle origini, della luce che sempre più rarefatta illumina le montagne del Cadore e lo schermo. E la sceneggiatura non era che una traccia, ricordava Brenta: “Avverto invece un desiderio di sfida sempre più forte, un desiderio di vivere il film secondo il suo stesso copione. Di vivere cioè, facendo il film, la sfida che Barnabo vive nella vicenda del film.

Di staccarmi sempre di più dal copione scritto per cercare e forse raggiungere qualcosa di diverso, di estremo in una sorta di parallelismo del raccontare e del fare… e di mettere anche in conto, come Barnabo, l’errore, il fallimento e l’eventuale prezzo da pagare. Una partita molto rischiosa da cui sento di non potermi tirare indietro.” In concorso a Cannes 1994, Barnabo delle montagne è l’ultimo film di finzione del regista veneziano.

L. Giribaldi


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